En V.O. par manque de temps :
Un autre acteur italien interdit de travail pour cause de vous-savez-quoi
11.3.2020
NEWSLETTER DI ALESSIO LEGA #34
Marzo 2020
una splendida photo di Roberto Gimmi qualche anno fa
…non temete, non me ne vado allegramente a zonzo per il Naviglio di Milano, mentre immagino che molti di voi siano in isolamento più o meno auto-imposto. È un’immagine di nostalgia e di speranza nel ritorno. Sono anch’io chiuso in una casa, a Lecce.
L’infuriare sempre più minaccioso del Corona virus mi ha colto in tournée, da oltre un mese lontano dalla Lombardia. A fine febbraio, dopo la prima a Livorno di un travolgente spettacolo di canzoni per bambini dedicato ai cento anni di Gianni Rodari, ho visto come tutti bloccarsi l’intero circuito della musica e del teatro. Ho vissuto lo shock di tutti i miei colleghi, ho percepito quello, se si può, ancora più pesante di chi oltre al fermo di ogni attività deve continuare a pagare affitti, spese.
Sento una qualche forma di imbarazzo nello scrivere queste righe, perché sono pensate per tenervi informati di un’attività che si svolge nel perpetuo incontro, nel viaggio, nella relazione: tutte cose interdette allo stato attuale. Non sono virologo, immunologo, mi fido del parere di alcuni esperti che ho sentito e rispetto le ragioni e le preoccupazioni dei più deboli. Ho concepito la mia intera vita professionale come attenzione e cura dell’altro: non sopporterei, nemmeno potendo, di mettere chicchessia in pericolo. Colgo però anche l’ombra pesante che giorno per giorno si proietta sul futuro della musica e del teatro italiano.
Non so quando ci rivedremo, ma lo faremo quando saremo certi di infettarci solo di amore e di libertà.
[incipit della mia XXXIV newsletter, la prima senza concerti da segnalare]
Lauréat d’un prix, mais qui ne sait ni quand ni même s’il pourra le recevoir…
Il premio Peppino Impastato
ad Alessio Lega.
Non ho parole per dirvi quanto io sia felice, commosso e frastornato di questo Premio. Ormai sono parecchi anni che giro per i migliori teatri, ma anche per tanti centri sociali, piazze, strade, bettole, circoli, associazioni… d’Italia e d’Europa. Mi è dunque capitato di ricevere qualche Premio anche molto prestigioso, ma l’emozione che mi procura un riconoscimento legato alla memoria di Peppino Impastato non posso raccontarvela. La sua storia è una grande luminosa strada per me che sono nato a Sud e che conosco la meraviglia e l’afflizione di questa terra.
Cara Memoria Felicia e Peppino Impastato
« Carissimo Alessio volevamo comunicarti ufficialmente che quest’anno la commissione del Premio Musica e Cultura ha scelto di assegnarti il premio.Il premio, giunto quest’anno alla sua X edizione, è un riconoscimento che ogni anno viene consegnato durante le manifestazioni del 9 maggio, anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato. La consegna del premio vuole valorizzare gli artisti che caratterizzano le loro attività con un forte impegno di denuncia contro le mafie e per la promozione dell’uguaglianza, dell’internazionalismo, del pacifismo e della libertà come valori fondativi del rinnovamento sociale, politico e culturale. Il premio è già stato assegnato nelle precedenti edizioni a Roy Paci, Têtes de Bois, Modena City Ramblers, Daniele Sepe, Carmen Consoli, Vauro, Yo Yo Mundi, Ascanio Celestini, Mimmo Lucano, ecc. »
Le motivazioni :
« Assegniamo il premio Musica e Cultura 2020 ad Alessio Lega per l’altissimo livello culturale della sua produzione musicale e per il pregevole lavoro di recupero, di traduzione e divulgazione della poesia-canzone di impegno sociale europea, intrapreso con coerenza ideologica e poetica che fanno di lui un esempio luminoso, a livello mondiale, di intellettuale libero da ogni condizionamento di ordine commerciale ».
PS : al momento attuale ovviamente non si può essere certi che il Premio si svolgerà regolarmente nella data prevista.
Mais qui fut Peppino Impastato ?
https://fr.wikipedia.org/wiki/Peppino_Impastato
Alessio Lega – auteur – compositeur – interprète
« Chissà », già la parola puo suonare come una sorta di ritratto del tempo che viviamo.
Chissà (C’est peut-être) è la mia versione in italiano di ’una spettacolare brano del moi amico Alainb Leprest, per me l’ultimo dei « grandi classici » della canzone francofona. Quest’ezecuzione in un cabaret parigino col supporto della pianista québecoise Mathilde Côté, risale àll’aprile del 2013
Traduction :
[« Qui sait », ces mots peuvent résonner comme une espèce de portrait du temps que nous vivons.
« Qui sait » (C’est peut-être) est ma version en italien d’une remarquable chanson de mon ami Alain Leprest, pour moi le dernier des « grands classiques » de la chanson francophone. Cette interprétation, dans un cabaret parisien, accompagnée par la pianiste québécoise Mathilde Côté, remonte au mois d’avril 2013.]
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Mars 2020
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